Conoscere i meccanismi dietro il prezzo del gas è un passo fondamentale per orientarsi tra le offerte disponibili e scegliere le soluzioni più convenienti. Per arrivare a comprendere come si forma il prezzo del gas, vanno considerati diversi elementi: il costo della materia gas naturale, le spese per il trasporto e le infrastrutture, gli oneri di sistema e le imposte. Sono elementi che contribuiscono a determinare il prezzo finale da pagare che spesso sono di difficile intuizione.

Vediamo, allora, nel modo più semplice ma completo, come questi fattori influiscono sugli importi della bolletta del gas, da cosa dipendono le fluttuazioni del prezzo della materia prima e le differenze tra le principali opzioni di fornitura: mercato libero e tutela della vulnerabilità. E scopriamo anche come risparmiare e usare al meglio le forniture.

Capire come si forma il prezzo del gas non solo rende più chiara la lettura della bolletta ma permette di scegliere con consapevolezza la migliore offerta per le nostre esigenze domestiche.

Il gas naturale è uno dei combustibili fossili maggiormente usati per la produzione di energia. In Italia, dove le fonti rinnovabili sono comunque in netta crescita, il gas continua ad assicurare quasi il 40% della produzione elettrica nazionale. Con un impatto così significativo, è bene conoscere più da vicino il gas naturale.

Una storia di milioni di anni

Il gas naturale si forma con un processo lungo milioni di anni grazie alla decomposizione di materiale organico, che si trasforma in idrocarburi gassosi: metano, butano e propano. Tutti questi idrocarburi formano la miscela che chiamiamo gas naturale; il metano è la componente principale, costituendo circa il 90% del gas. Le caratteristiche degli idrocarburi rendono possibile la combustione del gas e, quindi, il suo utilizzo come fonte energetica.

I tanti usi del gas

Il gas naturale viene utilizzato principalmente per produrre energia elettrica nelle centrali termoelettriche, acqua calda sia per il riscaldamento che sanitaria, calore per cucinare. Può anche essere usato come carburante per veicoli.

Come viene trasportato?

Due sono i principali metodi con cui il gas naturale viene spostato dai giacimenti alle destinazioni finali: con i gasdotti o tramite mezzi, prevalentemente navi, in forma liquida (Gas Naturale Liquefatto, GNL). La liquefazione mediante raffreddamento consente una riduzione del volume del gas di circa 600 volte. Lungo la filiera di distribuzione, prima che il gas venga utilizzato, ci sono impianti di rigassificazione, che dallo stato liquido lo riportano a quello gassoso.

Come si forma il prezzo del gas sui mercati internazionali? Parliamo del prezzo nella sua forma più “pura”, relativo al valore della materia gas naturale. Ebbene, esistono diversi punti di scambio virtuale in cui avviene l’incontro tra domanda e offerta, con conseguente formazione del prezzo del gas.

I più rilevanti per l’Italia sono i seguenti.

TTF, Title Transfer Facility

È il principale punto di scambio per il gas in Europa. Si trova nei Paesi Bassi e rappresenta un riferimento per i prezzi degli ulteriori punti di scambio nei vari Paesi. Le trattative tra tutti gli operatori – produttori, grossisti, commercianti, fornitori –avvengono in tempo reale e ogni giorno viene definito un prezzo che è la media delle trattative orarie. A sua volta, la media dei prezzi giornalieri determina il prezzo mensile di riferimento.

PSV, Punto di Scambio Virtuale

È il punto di scambio virtuale per l’Italia, gestito da Snam. In pratica, è il corrispettivo del TTF a livello nazionale, una sorta di mercato locale che accoglie le indicazioni del principale mercato europeo adattandole alla realtà del nostro Paese. Sebbene, alla prova dei fatti, i prezzi europei e quelli italiani non si discostino mai di molto, è importante tener conto del PSV poiché i suoi prezzi sono:

  • il punto di riferimento per i vari operatori energetici sul mercato libero; ovviamente, strategie, obiettivi e risorse di ogni fornitore definiranno poi nella pratica, attraverso le varie offerte, gli scarti dal prezzo di mercato;
  • l’indicazione utilizzata da ARERA, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, per stabilire il prezzo del gas nel servizio di tutela della vulnerabilità.

Le variabili che influenzano i mercati del gas, in linea di massima, sono le stesse che condizionano ogni tipo di mercato: la disponibilità della materia prima, il livello della domanda (che per il gas segue un andamento stagionale), eventuali tensioni geopolitiche.

Prima di arrivare a considerare tutti i fattori che determinano il prezzo finale che compare nelle bollette, vale la pena approfondire le due grandi tipologie di offerte presenti nel mercato del gas.

  1. Mercato libero: i venditori (fornitori) stabiliscono le condizioni di vendita del gas naturale, mentre i clienti decidono liberamente di aderire all’offerta che ritengono più vantaggiosa per le loro esigenze. Le condizioni di vendita non sono fissate da ARERA.
  2. Servizio di tutela della vulnerabilità: le condizioni economiche e contrattuali della fornitura sono ancora decise dall’Autorità, cioè ARERA, ma valgono solo per i clienti vulnerabili, ovvero:
  • chi ha compiuto 75 anni di età;
  • chi percepisce il bonus sociale per livello ISEE, che non deve superare i 9.530 euro a famiglia, con massimo 3 figli a carico, e i 20.000 euro con almeno 4 figli a carico;
  • chi è un soggetto con disabilità ai sensi dell’art. 3 della Legge 104/92;
  • chi utilizza un’utenza che si trova in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi.

Compreso come si forma il prezzo del gas sui mercati, è ora necessario considerare i principali elementi che incidono sugli importi da pagare, ripartendo proprio dalla componente gas.

Spesa per la materia gas naturale

Per i clienti serviti nel mercato libero il valore della materia prima gas è definito liberamente dal venditore e generalmente tiene conto del prezzo del gas registrato sui mercati (CMEM).

Per i clienti del servizio tutela della vulnerabilità è l’ARERA a stabilire le tre componenti:

  • il valore CMEM, cioè, la componente del prezzo del gas; in altri termini, il prezzo della materia prima (quello che si forma sui mercati);
  • la componente CCR, Componente Copertura Rischi, che riguarda l’approvvigionamento;
  • il costo QVD, Quota di Vendita al Dettaglio, che riguarda la commercializzazione al dettaglio.

Spesa per il trasporto e la gestione del contatore

Il prezzo viene aggiornato ogni trimestre e comprende una quota fissa (euro/anno) e una quota energia, variabile (in euro/Smc, Standard metro cubo).

Questa voce contiene:

  • gli oneri sostenuti per portare fisicamente il gas nelle abitazioni; riguarda il trasporto attraverso gasdotti internazionali, nazionali e reti di distribuzione locale;
  • le attività di gestione e misurazione dei contatori.

Spesa per gli oneri di sistema

È una tariffa aggiornata ogni trimestre, composta, come le precedenti, di una quota fissa (euro/anno) e una quota energia, variabile (in euro/Smc, Standard metro cubo). Viene pagata dai clienti per far fronte ai costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema gas. La quota è stabilita da ARERA e serve a coprire:

  • il bonus gas;
  • la realizzazione di progetti di risparmio energetico, lo sviluppo delle fonti rinnovabili nel settore del gas, il sostegno della realizzazione delle reti di teleriscaldamento;
  • i costi sostenuti per recuperare gli oneri per morosità nei servizi ultima istanza.

Imposte e IVA

Questa voce comprende:

  • l’accisa, cioè, l’imposta di consumo, che si applica alla quantità di gas consumato, secondo determinate aliquote legate a scaglioni di consumo (più si consuma, più si passa a scaglioni superiori con aliquote più alte) e all’ubicazione geografica della fornitura;
  • l’addizionale regionale, che si applica sempre alla quantità di gas consumato e dipende dall’ubicazione geografica della fornitura, essendo stabilita in autonomia dalle singole regioni;
  • l’IVA, l’Imposta sul Valore Aggiunto, che si applica sull’importo totale della bolletta. Per gli usi civili l’aliquota è del 10% per i primi 480 m3/anno consumati e del 22% su tutti gli altri consumi e sulle quote fisse.

Inoltre, in funzione dell’utilizzo del gas, per alcune attività d’impresa sono previste agevolazioni fiscali, regimi di esenzione e di esclusione dall’imposta. Nell’area Modulistica E.ON Business del nostro sito è possibile scaricare e prendere visione dei documenti da presentare al fornitore per il riconoscimento dei benefici fiscali. In particolare, “Accisa agevolata Gas Naturale”, “Agevolazione IVA 10% Gas Naturale Azienda” ed “Esclusione Accisa Gas Naturale Usi di Processo”.

Il prezzo del gas è determinato principalmente dalle voci appena evidenziate. Tuttavia, possono esserci diversi altri elementi a influenzare gli importi fatturati. Ad esempio, i ricalcoli, coi quali si “compensano” a saldo o debito precedenti pagamenti, oppure il bonus sociale, una agevolazione prevista per tutti i clienti che posseggono determinati requisiti (famiglie con disagio economico).

Come possiamo risparmiare e gestire al meglio il gas domestico? Alcune strategie possono venirci in aiuto. Si tratta di piccoli investimenti, accorgimenti e abitudini che possono fare la differenza.

  • Usiamo in modo ragionevole il riscaldamento: sebbene per gli edifici residenziali la temperatura interna può essere impostata sui 20 gradi, è buona norma regolarla sui 19, riducendo magari di un’ora, nell’arco della giornata, l’orario di accensione. In pratica, non ci accorgeremo della differenza in termini di comfort, mentre riusciremo a risparmiare fino al 15% rispetto ai consumi delle precedenti impostazioni!
  • Riduciamo la temperatura dell’acqua sanitaria per le docce e cerchiamo di essere un po’ più veloci! Una doccia meno bollente e più corta, circa 3 gradi in meno e 5 minuti invece di 7 (considerando le medie dichiarate), può far risparmiare più del 30% in bolletta ogni anno.
  • Facciamo controllare l’efficienza energetica dell’abitazione e, in particolare, controlliamo infissi e finestre: un isolamento ottimale può portare a una riduzione dei consumi tra il 30% e il 40%.
  • Usiamo valvole termostatiche per i radiatori e teniamoli scoperti, senza “seppellirli” dietro tende, mobili, divani!
  • Valutiamo caldaie a condensazione di ultima generazione, con un’alta classe energetica. Se già possediamo impianti dalle buone prestazioni, prendiamoci cura della loro manutenzione.
  • Valutiamo anche pompe di calore ibride, per la loro versatilità sia in inverno che in estate.

Seguendo questi consigli, potrai ridurre in modo significativo i costi per il consumo del gas, vivendo tutte le stagioni con la massima serenità.

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Far funzionare la nuova energia dipende da noi, it’s on us!

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