All’interno del bosco del comune di Giussano (MB) ha preso il via il Biodiversity Lab, il laboratorio per la biodiversità: una nuova iniziativa per il ripristino della natura che, come E.ON Italia, ci vede protagonisti accanto a un partner tecnico molto qualificato come Rete Clima. Il cuore del progetto è la biodiversità. Come raccontarla nel migliore dei modi? Attraverso esempi concreti. Come divulgarne l’importanza tra i giovani e i meno giovani? Grazie a un vero percorso educativo, che unisce scienza, passione e coinvolgimento. Il laboratorio fa parte del più ampio progetto Boschi E.ON, che portiamo avanti da anni mettendo al centro il recupero delle aree naturali urbane e non, grazie alle piantagioni di alberi e arbusti e, in generale, alla tutela delle zone verdi.
Infatti, c’è un forte legame tra salute ed estensione delle foreste, ricchezza della biodiversità ed efficacia della lotta ai cambiamenti climatici. Tanto che anche molte leggi europee vanno ormai nella direzione della tutela degli ecosistemi e del riconoscimento dei boschi come “polmoni” fondamentali per la salute umana. A conferma di questa tendenza, a febbraio 2024 il Parlamento Europeo ha approvato la Nature Restoration Law, la legge per il ripristino degli ecosistemi. La norma è un nuovo e importante strumento per la salvaguardia ambientale, la promozione della biodiversità e il benessere di tutte le generazioni, le attuali e quelle future. La Nature Restoration Law deve tuttavia ancora passare dal Consiglio UE Ambiente per la sua conferma e il via libera ministeriale.
È la prima legge in assoluto che fa specifico riferimento alla ripresa della natura negli Stati dell’Unione Europea. E si inserisce nella più estesa strategia dell’UE per la biodiversità per il 2030, a sua volta uno dei cardini del Green Deal europeo, quel grande patto verde che punta al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.
Cosa prevede la nuova legge sul ripristino della natura
Di fronte al deterioramento dell’ambiente, causato da eccessivo sfruttamento e incuria, e all’aumento dei fenomeni estremi dovuti ai cambiamenti climatici, è necessario compiere un ulteriore progresso: passare dalla semplice protezione al ripristino degli ecosistemi. Infatti, la tutela, pur essendo preziosa, rimane un programma conservativo, mentre il ripristino rappresenta quell’azione positiva che può completare la strategia decisiva per vincere la sfida ambientale.
La scelta europea di puntare sul ripristino apre allora nuovi scenari. Non più solo difesa ma anche attacco! La Nature Restoration Raw, la nuova legge sul ripristino della natura pone a tutti i Paesi europei importanti obiettivi, quali il ripristino almeno del 30% degli habitat in cattive condizioni entro il 2030, del 60% entro il 2040 e del 90% entro il 2050. E quando si può definire degradato un territorio? Quando si combinano diversi fattori: impoverimento delle risorse (aria, acqua, suolo), perdita di ecosistemi, estinzione di fauna e flora selvatica. L’attuale situazione vede circa l'80% degli habitat comunitari già degradato dall'azione dell'uomo.
Ma l’obiettivo di fondo è ambizioso: riportare il territorio europeo degradato alle condizioni originarie entro il 2050. Quali sono, in generale, gli ambiti interessati dalle azioni di ripristino della legge?
- Habitat marini e terrestri degradati
- Insetti impollinatori
- Ecosistemi agricoli
- Zone urbane
- Fiumi e pianure alluvionali
- Foreste
Biodiversity Lab, un percorso che rende ancora più ricco il progetto Boschi E.ON
Boschi e biodiversità sono uniti da sempre! Riscoprire e favorire questo legame vuol dire costruire un futuro migliore grazie a benefici ambientali, miglioramenti idrogeologici e microclimatici, maggiore varietà faunistica e vegetale, più bellezza paesaggistica. Ecco perché dal 2011 portiamo avanti il progetto Boschi E.ON per la riforestazione delle aree urbane e periurbane, e negli anni abbiamo piantato ben 118.000 alberi di oltre 30 specie diverse, contribuendo alla riduzione di CO2 in atmosfera per circa 80.000 tonnellate. Da quest’anno vogliamo rendere ancora più ricco il progetto, promuovendo la biodiversità come strumento aggiuntivo per combattere i cambiamenti climatici, arrestare il degrado dei territori e recuperare parte dei servizi ecosistemici, cioè tutti quei benefici che gli ecosistemi forniscono al genere umano.
Insieme a Rete Clima, allora, abbiamo dato vita al progetto del Biodiversity Lab nel bosco del comune di Giussano (MB). Il laboratorio è più cose insieme e tutte hanno al centro la biodiversità. Quali sono le soluzioni più innovative per tutelarla? Tutti i cittadini potranno scoprirle seguendo il percorso del laboratorio. Contemporaneamente, i più giovani potranno imparare ad apprezzare la ricchezza e la bellezza della biodiversità, in tutte le sue forme animali e vegetali, perché il Biodiversity Lab vuole essere anche un centro di educazione ambientale.
Cosa rende speciale questo laboratorio? Una serie di attività, ambienti e installazioni naturali che mostrano e favoriscono la biodiversità nel lungo periodo. Gli effetti di queste attività, come in tutti i cicli naturali, si rinforzano e apprezzano sempre più col passare degli anni!
Piantagione di specie erbacee
Sono specie caratteristiche dei boschi di pianura, come fragole di bosco o erbe della famiglia delle Ranuncolacee. Promuovono la biodiversità al livello del suolo.
Installazione di Log Pyramids
Parliamo di strutture interrate che arrivano a circa un metro di altezza; sono ricavate dalla necromassa di specie arboree autoctone, cioè dal legno morto (tronchi e rami) e formano microambienti idonei alla colonizzazione di insetti e funghi.
Posizionamento di bugs hotel
Sono rifugi per insetti, costruiti con legno di recupero: vere e proprie casette rialzate rispetto al terreno, offrono riparo e possibilità di nidificazione ad api solitarie, coccinelle e farfalle.
Flower strip
Si tratta di fioriture spontanee poliennali ottenute grazie alla piantagione di un mix di semi; offrono alimento agli insetti impollinatori.
Zona umida
È la creazione di un’area con tutte le caratteristiche di una zona umida, dalla vegetazione alla fauna, con particolare riguardo nei confronti degli anfibi tipici del territorio come ad esempio il rospo smeraldino.
A questi progetti pratici si affianca anche un lavoro teorico di osservazione e misurazione, necessario per monitorare e valutare nel tempo il livello di biodiversità dell’area.
E, nella consapevolezza del legame tra boschi e biodiversità, abbiamo voluto riservare un posto d’onore anche agli alberi piantando una Bioforest, una micro-foresta urbana di 200 giovani alberi, che andranno ad arricchire il già suggestivo bosco di pianura di Giussano.
La tutela dell’ambiente è un grande obiettivo e, allo stesso tempo, è una strategia operativa reale, capace di incidere nei territori intorno a noi grazie a iniziative locali e concrete. Il contributo dei boschi al miglioramento della qualità della vita può diventare ancora più importante, se ci prendiamo cura anche della vita in tutte le sue forme, favorendone la crescita, la ricchezza e la diffusione armonica negli ecosistemi. Make Italy Green insieme a noi, nel nome del verde e della biodiversità!
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