Tra le caratteristiche di alcune risorse del Sistema Elettrico ce n’è una particolarmente utile per accelerare e rinforzare il percorso della transizione energetica: la flessibilità energetica. Ma, forse, definirla semplicemente una caratteristica è riduttivo. La flessibilità energetica è la capacità del sistema energetico di adattarsi il più velocemente possibile ai cambiamenti di domanda e offerta. Per questo, oltre a essere un tratto distintivo, è anche una vera e propria strategia di lungo periodo, un modello che coinvolge direttamente produttori, consumatori, gestori della rete.

L’obiettivo della flessibilità energetica è assicurare il miglior equilibrio del sistema energetico a fronte di un cambiamento radicale della produzione, del consumo e della distribuzione di energia. Perché cambiamento radicale? Perché la necessità di una energia pulita e accessibile a tutti, l’obiettivo numero 7 dei 17 obiettivi sullo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, prevede un incremento considerevole della quota di energie rinnovabili. Queste ultime, dal solare all’eolico, sono le meno prevedibili e, di conseguenza, il loro utilizzo va integrato in un piano più ampio, in cui tecnologia, consapevolezza ambientale e collaborazione diventino centrali.

Esploriamo insieme la flessibilità energetica, cosa comporta, quali strumenti e soluzioni sono attualmente disponibili, quali sono le prospettive e le sfide del futuro. E vediamo perché può diventare la chiave di un sistema energetico sostenibile, fulcro della decarbonizzazione e, allo stesso tempo, garanzia di accessibilità economica, sicurezza e sviluppo armonico.

 

Esploriamo insieme la flessibilità energetica, cosa comporta, quali strumenti e soluzioni sono attualmente disponibili, quali sono le prospettive e le sfide del futuro. E vediamo perché può diventare la chiave di un sistema energetico sostenibile, fulcro della decarbonizzazione e, allo stesso tempo, garanzia di accessibilità economica, sicurezza e sviluppo armonico.


 

Indicherei la Regolazione a cui fa riferimento

 [FM2]Da ricevere

La flessibilità energetica è prima di tutto una caratteristica del sistema energetico: ovvero è la capacità di bilanciare costantemente domanda e offerta senza incrementare, per forza di cose, la produzione di energia. Come è possibile?

Immaginiamo, prima di tutto, il vecchio modello energetico fatto di poche grandi centrali che producono energia e una rete che la distribuisce: ebbene, questo può rispondere in tempo reale all’aumento della domanda di energia. In che modo? Aumentando in proporzione l’offerta, attraverso l’incremento della produzione basata sulle fonti fossili. In altre parole, la logica è quella di causa ed effetto: più richiesta comporta più produzione di energia, grazie alla disponibilità immediata di petrolio, carbone, gas naturale. Le centrali tradizionali producono energia in modo controllabile e prevedibile.

Immaginiamo ora un modello energetico fatto di tanti piccoli centri produttivi in cui prevalgano le fonti rinnovabili. Come aumentare la produzione, se sole e vento non garantiscono livelli produttivi adeguati? In questo caso occorre adottare un approccio basato su nuove “risorse”:

  • prevenzione;
  • comportamenti consapevoli;
  • tecnologie intelligenti.

In termini pratici, occorre sfruttare al meglio un ampio mix di strumenti: dai sistemi di accumulo a nuove abitudini di consumo, dalle soluzioni intelligenti, come smart home e smart city, a programmi di controllo dei consumi gestiti direttamente dagli operatori. Ecco perché la flessibilità energetica non è solo una caratteristica del sistema ma anche un nuovo modo di pensare l’energia. Sarà proprio l’approccio sistemico, che tiene conto di tutti i settori (elettricità, trasporti, calore), a consentire una piena integrazione delle fonti rinnovabili nel Sistema Elettrico.

Per rispondere ai cambiamenti dettati dalla transizione energetica non sarà più tanto necessario solo adeguare l’offerta ma anche ottimizzare le risorse disponibili!

Quali sono i principali strumenti e le soluzioni tecnologiche per realizzare la flessibilità energetica?

Smart grid

Rappresentano l’infrastruttura più importante per realizzare la flessibilità energetica. Le smart grid, reti intelligenti, permettono uno scambio continuo e in tempo reale di informazioni tra produttori e consumatori, ottimizzando i flussi di energia in uscita ed entrata sulla rete. Inoltre, possono facilitare l’integrazione di tutti i punti di autoproduzione e fornire rapporti di sintesi e previsioni sui consumi stagionali.

Sistemi di accumulo

È il caso, ad esempio, delle batterie, che permettono uno stoccaggio di energia da utilizzare quando la produzione da fonti rinnovabili è insufficiente o, comunque, in tutti quei casi in cui la domanda eccede l’offerta immediatamente disponibile. Tra l’altro, negli ultimi anni le batterie agli ioni di litio sono migliorate notevolmente, sia come durata (ciclo di vita) che, come accumulo (maggiore energia a parità di volume e peso). Vanno anche considerati quei sistemi di accumulo distribuiti, cioè, quelle batterie di abitazioni, gruppi di autoconsumo collettivo, Comunità Energetiche Rinnovabili e addirittura di veicoli elettrici in grado di dialogare con la rete elettrica e talvolta reimmettere energia in eccesso.

Gestione della domanda

Si tratta di programmi che consentono di incentivare il consumo nelle ore più convenienti, lontano dai picchi di domanda. È molto importante, in questo caso, il ruolo degli operatori, con proposte e offerte che indirizzano le scelte dei clienti verso abitudini di consumo più sostenibili per l’intera rete elettrica – è il caso dei contratti con tariffe biorarie. Un ruolo sempre più decisivo poi sarà svolto dai programmi di controllo dei consumi: gli operatori potranno così ottimizzare da remoto il consumo degli elettrodomestici, salvaguardando così sia la tenuta della rete che il risparmio dei clienti.

La transizione energetica verso le fonti rinnovabili non può fare a meno della flessibilità energetica. Anzi, si può dire che senza un nuovo modello energetico, intelligente e caratterizzato da una diffusa flessibilità energetica, sarà impossibile realizzare una piena decarbonizzazione.

Perché la flessibilità energetica è decisiva per una vera transizione verso le energie rinnovabili?

  • Perché un sistema flessibile consente di integrare le fonti rinnovabili, assicurando stabilità alla rete e prestazioni adeguate alla domanda.
  • L’ottimizzazione delle risorse si traduce in un risparmio economico per i consumatori, quindi per l’intero Sistema Elettrico.
  • Un sistema flessibile è più resiliente, in grado di resistere a improvvisi cambiamenti nei mercati dell’energia.
  • Infine, un sistema flessibile consente di perseguire l’indipendenza energetica, grazie a un modello decentralizzato, e la riduzione dell’utilizzo di fonti fossili.

In E.ON crediamo che la flessibilità energetica sia una grande opportunità. Poiché è in grado di rendere un sistema energetico più efficiente, resiliente e sostenibile. E allo stesso tempo rappresenta un vantaggio economico per le famiglie, i condomìni, le aziende.

In attesa di questo nuovo modello energetico, scopri le nostre offerte sulla luce, per la casa, il condominio o la tua impresa. Siamo al tuo fianco anche per l’autoconsumo collettivo, una scelta di indipendenza che rende la flessibilità energetica ancora più conveniente, trasformando i consumatori in produttori, prosumer!

Un futuro più sostenibile passa attraverso l’autoproduzione, le reti intelligenti, la decentralizzazione e la consapevolezza delle scelte energetiche. Far funzionare la nuova energia dipende da noi, it’s on us!

Ti è piaciuto questo articolo?

Per ricevere la nostra Newsletter, registrati all'Area
Riservata ed entra nella Green Community E.ON;
potrai condividere le news e collezionare così
ecoPoints per ottenere premi e sconti.