Per revamping fotovoltaico si intende un ammodernamento della vecchia componentistica, al fine di ripristinare la migliore produttività energetica e, allo stesso tempo, di adeguarsi a nuove esigenze o normative. Perché è importante il revamping fotovoltaico? Perché permette all’impianto di tornare ad alti livelli di efficienza energetica col minor impatto possibile, in termini di sostenibilità ambientale e risparmio economico. Inoltre, consente di accedere a importanti agevolazioni fiscali. Infatti, il revamping fotovoltaico rientra tra i lavori di rinnovamento di un impianto già operativo, che fanno parte del pacchetto di incentivi per il fotovoltaico. In particolare, con il revamping si può accedere alle detrazioni al 50%.
Queste ultime, chiamate comunemente Bonus 50%, sostituiscono i vecchi incentivi del Conto Energia, e insieme al Superbonus al 65% per i condomìni e alle agevolazioni per le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano una spinta e un sostegno per chi sceglie il sole, puntando all’indipendenza energetica e all’elettrificazione.
L’energia solare, infatti, è uno dei fattori determinanti per la transizione energetica. Un impianto fotovoltaico rappresenta una scelta ideale per una famiglia, un condominio o una piccola azienda. È più facile da progettare, installare e sottoporre a revamping fotovoltaico, letteralmente rinnovamento, una delle soluzioni più razionali per avere nel corso tempo un impianto performante.
Che cos’è il revamping fotovoltaico?
Con revamping fotovoltaico si fa riferimento a tutte quelle operazioni che servono a rinnovare un impianto fotovoltaico senza sostituirlo. In qualche modo si potrebbe anche parlare di ricondizionamento o rigenerazione. Si vanno così a sostituire tutte le componenti che per vecchiaia, usura o scarsa compatibilità con le tecnologie più recenti risultano ormai poco performanti.
Quali sono gli obiettivi del revamping fotovoltaico?
- Rendere più efficiente un impianto, incrementando la produttività energetica.
- Incrementare il risparmio energetico complessivo e, di conseguenza, quello economico.
- Allungare la vita dell’impianto, con evidenti vantaggi ambientali.
- Sostituire componenti o intere apparecchiature ormai obsolete con tecnologie moderne.
- Adeguare l’impianto a eventuali modifiche delle normative.
- Elevare il livello della sicurezza sia per chi beneficia dell’impianto che per i tecnici incaricati di revisionarlo o ripararlo.
Nel complesso, si può dire che il revamping va in una direzione ben precisa, definita da efficienza energetica, risparmio energetico ed economico, sostenibilità ambientale.
Come funziona il rinnovamento di un impianto fotovoltaico?
Nello specifico, il rinnovamento di un impianto fotovoltaico consiste in una o più delle seguenti operazioni:
- sostituzione degli inverter: si tratta di apparecchi fondamentali perché permettono di convertire la corrente continua prodotta dai pannelli in corrente alternata (quella che si utilizza negli edifici);
- riparazione o sostituzione dei moduli fotovoltaici (pannelli), privilegiando quelli di ultima generazione, più piccoli e più efficienti; basti pensare i moduli più recenti arrivano a 450 watt di potenza, contro i 250 watt circa dei vecchi;
- ammodernamento dei cablaggi e di tutta l’impiantistica elettrica;
- aggiornamento dei sistemi di monitoraggio, per avere misurazioni più precise su produzione e consumi;
- controllo, rinnovamento e rinforzo delle strutture di ancoraggio dell’impianto all’edificio.
Revamping e repowering: quali sono le differenze?
Il revamping potrebbe essere confuso col repowering. Si tratta di due interventi differenti. Come abbiamo visto, con il revamping si cerca di riportare un impianto fotovoltaico al massimo delle sue potenzialità produttive. In altre parole, lo si “ringiovanisce”.
Con il repowering, invece, l’obiettivo è incrementare la potenza dell’impianto, aumentando sia la superficie coperta dai pannelli fotovoltaici che la potenza dei singoli moduli.
Quanto costa il revamping di un impianto fotovoltaico?
Non è facile stabilire un costo medio per il revamping fotovoltaico. Tra i fattori da tenere in considerazione ci sono la potenza dell’impianto (tra i 3kW e i 6kW per un impianto di piccole dimensioni domestico), la tecnologia che si sceglie, il tipo di intervento. Più un impianto è vecchio, maggiori saranno le azioni necessarie per la revisione dei moduli, la sostituzione degli inverter o degli ottimizzatori (apparecchi che consentono all’impianto di raggiungere la massima potenza), il controllo degli impianti elettrici.
Ovviamente, rispetto agli interventi precedentemente indicati, vanno considerati anche i costi per un check energetico, col quale si stabilisce l’efficienza di un impianto sia prima che dopo il rinnovamento. Infine, le dimensioni condizionano la spesa; una singola abitazione, un condominio o un’azienda, in genere, utilizzano impianti che prevedono differenti superfici per i moduli fotovoltaici, in termini di metri quadri.
Da notare, invece, che il repowering, ovvero l’ampliamento della potenza dell’impianto, è quasi sempre più costoso. Questo perché si tratta di un intervento che richiede nuovi materiali: i moduli vanno sostituiti, non è sufficiente revisionarli. Anche le procedure burocratiche sono un po’ più lunghe e complesse e, di conseguenza, più costose.
I vantaggi del revamping
Volendo evidenziare meglio tutti i vantaggi, possiamo dire che:
- il revamping fa bene all’ambiente, perché il rinnovamento ci consente di risparmiare sull’installazione di nuove componenti (e sulla loro produzione), oltre che sui processi di smaltimento dei vecchi materiali; inoltre, un impianto più efficiente limita il ricorso alla rete tradizionale, con minore utilizzo di fonti fossili e riduzione delle emissioni di gas serra; infine, promuove l’economia circolare, che mira alla riduzione degli sprechi e al miglior utilizzo delle risorse già esistenti.
- permette di tagliare i costi economici, poiché l’efficienza energetica è sempre proporzionale al risparmio in bolletta; inoltre, un impianto aggiornato e ammodernato comporta minori spese di manutenzione e mantiene, nel tempo, il proprio valore, con conseguenze positive anche per il valore dell’immobile.
- consente di sfruttare ancora importanti agevolazioni, come le detrazioni al 50%.
I vantaggi del revamping rientrano così in un vero e proprio circolo virtuoso; ognuno è legato agli altri, essendo causa ed effetto dei molti benefici. Infatti, con una minore spesa economica, rispetto a un ampliamento, si può ripristinare l’efficienza perduta, con un maggiore benessere domestico e innegabili vantaggi economici e ambientali.
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Vogliamo portare il sole a tutti per risparmiare e per essere protagonisti della transizione energetica. Oggi abbiamo i mezzi e l’impegno per fare la differenza. Far funzionare la nuova energia dipende da noi, it’s on us!
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