Essere sostenibili è una missione che ognuno di noi può intraprendere attraverso diverse azioni quotidiane, come scegliere una fornitura di energia da fonti rinnovabili oppure contenere gli sprechi energetici.
Nella scelta dell’abitazione, per esempio, potremmo puntare a massimizzare l’efficienza energetica: proprio per questa ragione esistono le classi energetiche per gli edifici, che ci permettono di capire qual è l’impatto di un immobile sull’ambiente e di conseguenza, la sua efficienza.
Inoltre, per chi vuole usufruire del Superbonus al 110%, il calcolo della classe energetica è uno step fondamentale: non sarà infatti possibile beneficiare della detrazione se non si dimostra di poter ottenere un miglioramento di almeno due classi energetiche.
Classe energetica edifici: cos’è
Proprio come per gli elettrodomestici, anche per le case esiste una classifica energetica che, a partire da valutazioni di carattere scientifico, ordina le abitazioni in base all’efficienza energetica. Questo avviene tramite la valutazione del suo fabbisogno di energia, calcolato a sua volta su diversi parametri come materiali e struttura.
La comparsa della classifica, nata per catalogare e per far capire ai clienti le caratteristiche energetiche di un immobile, definisce quali sono le case che permettono di ridurre gli sprechi e i consumi. Così, viene stimolato un circolo virtuoso in cui gli acquirenti individuano le case con un minor impatto ambientale, affinché i venditori le producano.
Classe energetica immobili: quali fattori vengono presi in considerazione
I fattori principali che possiamo analizzare riguardano l’efficienza energetica, le prestazioni e gli sprechi. Sono diversi i parametri utili che vengono presi in considerazione:
- il fabbisogno energetico dell’edificio
- le caratteristiche strutturali
- la dimensione
- i materiali con cui è stata costruita l’abitazione
- la tipologia degli infissi
- l’isolamento del tetto e del cappotto esterno
- la dispersione di calore
- presenza di impianti a energia rinnovabile.
Classi energetiche per la casa: quali sono
La classe energetica di una casa viene indicata dalla lettera dell’alfabeto affiancata da un numero. Ci sono 10 classi in totale e sono in ordine decrescente dalla più performante (classe A4) fino alla meno (classe G). A ogni classe è associato un punteggio che va da 1 a 10 che corrisponde a un determinato valore energetico insieme a una fascia di consumi dell’edificio compresi di una prestazione energetica. Più è alta la classe energetica e maggiore sarà l’efficienza energetica e il risparmio in bolletta.
In questa tabella sono presenti ognuna delle dieci classi energetiche in grado di identificare un edificio:
Come calcolare la classe energetica di un immobile?
Per attribuire la classe energetica di un edificio è necessario rivolgersi a un classificatore energetico, cioè un tecnico specializzato che esegue la diagnosi energetica di un immobile, attraverso precisi calcoli e analisi. Inoltre, offre una consulenza per migliorare l’efficienza di una casa con interventi specifici.
Calcolo della classe energetica: cosa sapere
Anche se il livello energetico degli edifici viene stabilito dalla classifica, ognuno di noi può svolgere dei calcoli per avere un’idea rispetto alla classe energetica della propria casa.
Ci sono alcuni elementi importanti che ci aiutano a capire qual è la classe energetica della nostra casa: i materiali con cui è costruita la casa, i serramenti, l’impianto di riscaldamento, o il fabbisogno di energia primaria per il riscaldamento invernale.
È sempre possibile migliorare la classe energetica della propria casa grazie a lavori di efficientamento energetico: i più importanti possono riguardare il rinnovamento degli impianti di riscaldamento e raffreddamento con modelli più efficienti. Lavorare sull’isolamento termico della casa, rinnovando il cappotto termico o sostituendo vetri e infissi, è un’altra strada possibile.
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