Nell’ultimo periodo anche in Italia sono sotto la lente le Energy Community e l’Autoconsumo Collettivo. Queste configurazioni rappresentano dei modelli innovativi di approvvigionamento, distribuzione e consumo di energia, volte a favorire sia la produzione che lo scambio di energie provenienti da fonti rinnovabili. Sono realtà ormai consolidate nel Nord Europa.
Il percorso di sviluppo della normativa in materia è cominciato nel 2015 con la pubblicazione della ‘Energy Unione Strategy’ da parte della Commissione Europea, con l’obiettivo di rafforzare e migliorare il servizio energetico per i consumatori dell’Unione Europea rendendolo più sicuro, sostenibile, competitivo ed economico.
In pratica il fine principale è quello di realizzare il principio dell’auto-scambio energetico, mettendo in connessione tutte quelle comunità di utenze (private, pubbliche o miste) situate in una determinata zona in cui ci sia una collaborazione attiva da parte degli utenti finali e di tutti gli operatori per sviluppare livelli elevati di fornitura Smart di energia.
Il proposito è quello di favorire l’uso ottimale di fonti rinnovabili e di prodotti tecnologici, per ottenere benefici in termini economici, di sostenibilità e di sicurezza energetica.
Il PNIEC ha definito obiettivi al 2030 ambiziosi per il settore delle rinnovabili: il 30% dei consumi finali lordi dovrà essere soddisfatto da energia da fonti rinnovabili; il fotovoltaico dovrà passare dai 21 GW di potenza installata nel 2019 a ben 52 GW.Lo sviluppo di queste configurazioni può aiutare il sistema Paese a raggiungere gli obiettivi posti.
In vista del recepimento della Direttiva RED II, è stato introdotto un primo quadro normativo e regolatorio sperimentale, con la Legge di conversione del Decreto Milleproroghe 2019 del 28 febbraio 2020 e con i successivi interventi dell’Autorità competente e del MiSE.
Il Decreto Legislativo che recepirà definitivamente questa Direttiva EU è attualmente in fase di pubblicazione e probabilmente introdurrà novità che, rispetto alla sperimentazione, amplieranno le possibilità di partecipazione.
Ciò rappresenta una grande opportunità per utilizzare energia sempre più green e sostenibile. I condomini potranno assumere una grande rilevanza, diventando sempre più parte attiva del sistema produttivo energetico attraverso la condivisione dell’energia.
Pertanto, i condomini presso i quali sarà possibile installare anche un impianto fotovoltaico, a seguito dell’implementazione di uno tra gli interventi trainanti previsti (cappotto termico, sostituzione impianto di riscaldamento centralizzato), potranno usufruire della disciplina prevista per le comunità energetiche e ri-condividere tra loro l’energia in eccesso prodotta dal loro impianto stesso, ma non utilizzata per i servizi comuni. In pratica l’energia in eccesso verrà rimessa in circolo all’interno del condominio o della comunità circostante.
La condivisione dell’energia prodotta all’interno della comunità energetica avviene utilizzando la rete di distribuzione esistente. L’energia condivisa è pari al minimo, in ciascun periodo orario, tra l’energia elettrica prodotta e immessa in rete dagli impianti a fonti rinnovabili e l’energia elettrica prelevata dall’insieme dei clienti finali associati.
L’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico e rientrante nella quota parte condivisa verrà valorizzata attraverso l’applicazione di corrispettivi economici volti a premiare l’effetto virtuoso che la generazione distribuita conferisce al sistema di distribuzione dell’energia (ottimizzazione impianti, riduzione perdite) e l’applicazione di una tariffa incentivante.
L’azienda tedesca E.ON, da anni vicina alle esigenze degli amministratori condominiali, offre servizi di consulenza in fase di progettazione, realizzazione e gestione della creazione delle nuove comunità energetiche. La società è in grado di seguire l’intera opera sin dalla sua primissima fase di progetto, offrendo soluzioni complete e supporto non solo per la fase operativa, ma anche per la gestione della burocrazia.
Articolo redatto in collaborazione con Il Sole 24 ORE Radiocor