Come consumatori è importante che ognuno di noi faccia la propria parte per usare in modo responsabile e sostenibile l’energia elettrica e il gas naturale, riducendo gli sprechi e razionalizzando i consumi. Questo, oltre che dare un beneficio all’ambiente, permetterà anche un notevole risparmio in bolletta.
Uno degli aspetti più meno conosciuti del mondo energetico è il funzionamento del mercato dell’energia: ma proprio da qui inizia il processo che influenza il prezzo delle forniture di energia. Per questo oggi vogliamo spiegarvi con semplicità cos’è il PUN e cos’è il TTF relativo al gas e come sono calcolati.
Cos’è il PUN?
Da quando anche l’energia elettrica è entrata nel libero mercato ci sono meccanismi che ne regolano la compravendita e sono proprio questi a influenzarne il prezzo finale che troviamo in bolletta. Uno dei fattori decisivi è il Prezzo Unico Nazionale (PUN), che stabilisce il prezzo di riferimento dell’energia elettrica nel nostro paese.
Il PUN è stabilito dalla Borsa Elettrica italiana, un vero e proprio mercato dove i produttori di energia vendono l’elettricità in grandi quantità ai fornitori del libero mercato, che a loro volta rivendono ai clienti finali. Il prezzo di scambio non è fisso, ma varia di ora in ora in base alle leggi della domanda e dell’offerta: nelle fasce orarie in cui è più difficile produrre energia o la domanda di energia è maggiore il prezzo sarà più alto, e, viceversa, sarà più basso nelle ore in cui vi è maggiore offerta o minore domanda.
PUN ed energia elettrica: come influenza la bolletta
Se il PUN è il prezzo di riferimento a cui i fornitori di energia acquistano l’elettricità sulla borsa elettrica, va da sé che questo prezzo influenzerà le offerte che queste faranno ai clienti finali. Quello che in bolletta viene chiamato Prezzo Energia, infatti, è il prezzo di vendita stabilito dal fornitore proprio a partire dal PUN.
Ecco perché il PUN e i suoi andamenti influenzano le offerte che i fornitori di energia propongono. Questo è anche il motivo per cui noi di E.ON, come altri fornitori, offriamo contratti che prevedono sia un’offerta a prezzo fisso in bolletta (che rimane la stessa per un certo periodo) sia un’offerta a prezzo indicizzato, cioè che varia in base all’andamento del PUN.
Borsa e quotazione del gas naturale
Proprio come per l’energia elettrica anche le quotazioni di gas naturale sono stabilite dalla borsa del gas in Italia. In questa borsa, gestita dal Gestore dei Mercati Energetici (GME), avviene l’acquisto del gas da parte della maggior parte dei fornitori del libero mercato italiano. Il prezzo del gas in bolletta dipende strettamente dal prezzo a cui viene acquistato dai fornitori all’ingrosso.
Cos’è l’indice TTF?
L’indice TTF (acronimo di Title Transfer Facility) è l’indice di borsa del gas naturale nel mercato dei Paesi Bassi, che permette il commercio di gas all’interno della rete olandese e in tutta Europa. In questa borsa, con base in Olanda, avviene la compravendita di gas naturale tra produttori e fornitori più grandi di tutta Europa. Proprio da qui viene distribuito gas a tutta Europa, dall’Italia fino alla Germania, dalla Norvegia alla Gran Bretagna, oltre che Francia e Germania.
Il prezzo del gas dei fornitori è quindi strettamente connesso con quello dell’indice TTF (dati che vengono stilati dalla media aritmetica delle quotazioni giornaliere). A partire dal prezzo di acquisto, dunque, i fornitori rivenderanno il gas naturale ai clienti.
Cos’è il PSV DA ?
Il prezzo all’ingrosso PSV DA (Punto di Scambio Virtuale), su cui è indicizzato il Prezzo Materia prima gas è calcolato come la media aritmetica delle quotazioni giornaliere "Heren Price" espresse in €/MWh convertita in €/Smc, con riferimento ad uno specifico mese di fornitura. Il valore massimo del PSV DA raggiunto nel corso degli ultimi 12 mesi è pari a 2,4987 €/Smc con riferimento al mese di Agosto 2022.
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