Scegliere la mobilità sostenibile significa conoscere quali sono le caratteristiche, i consumi e i vantaggi legati all’utilizzo di automobili, biciclette e scooter elettrici
Le emissioni inquinanti e climalteranti, come quelle di CO2, contribuiscono all’effetto serra, e quindi all’aumentare del riscaldamento globale. Questa tipologia di agenti immessi nell’atmosfera vengono prodotti, per un quinto del totale, dal comparto dei trasporti. Diventa quindi fondamentale pensare agli spostamenti in un’ottica diversa, ovvero quella della mobilità sostenibile. Quest’ultima si sviluppa attraverso la scelta e l’utilizzo di veicoli elettrici, quali automobili, scooter e biciclette, che consentono di limitare le emissioni e di far risparmiare sui costi di carburante e manutenzione.
Nel settore della mobilità sostenibile i dati sembrano incoraggianti: a luglio 2018 un report dell’Unrae, l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, ha evidenziato come la motorizzazione e la vendita di veicoli elettrici ha avuto una crescita dal 300%. Entro il 2030 poi, sempre l’Unrae stima che i veicoli ibridi ed elettrici potrebbero arrivare a una quota complessiva di circa il 50% del totale delle vendite.
Ma quali sono le caratteristiche dei sistemi di ricarica dei veicoli elettrici? E a quanto ammontano i consumi e le prestazioni di un motore di questo tipo? Quali sono poi i principali vantaggi derivanti dalla scelta della mobilità sostenibile?
Come funziona la ricarica dei veicoli elettrici?
La ricarica di un veicolo elettrico, che sia un’automobile piuttosto che uno scooter o una bicicletta, deve essere considerata alla stregua della ricarica di un cellulare o di un elettrodomestico. La ricarica avviene attraverso delle colonnine di ricarica delle auto elettriche, che sono diffuse sul territorio. In Italia è possibile trovare 4.207 colonnine di ricarica, dislocate in 2.108 postazioni, ovvero una ogni 14.388 abitanti.
Ricaricare un veicolo elettrico in strada è molto semplice: basta individuare, grazie a Internet o ad apposite applicazioni, la colonnina di ricarica delle auto elettriche più vicina, per poi parcheggiare, collegare il cavo alla vettura e avvicinare alla stazione la card fornita dal gestore. La tessera magnetica permette di sbloccare lo sportello e inserire l’adattatore. Una volta che è stato fatto il collegamento, viene visualizzato il contatore, con cui è possibile verificare quanti kWh stanno riempiendo la batteria.
La ricarica dei veicoli elettrici può essere effettuata anche a casa. Attenzione ad utilizzare una classica presa domestica, perché l’uso continuativo potrebbe portare a problemi con l’impianto elettrico non opportunamente dimensionato per un uso così gravoso. Il consiglio è quindi quello di utilizzare dispositivi specifici per la ricarica dei veicoli elettrici (es: wallbox) allacciati ad una linea di alimentazione dedicata. La ricarica di un veicolo elettrico poi, e opportuno che venga effettuata prima che la batteria sia completamente a terra: le moderne batterie al litio, infatti, traggono maggiore beneficio dalle piccole ricariche parziali piuttosto che da una lunga ricarica completa.
Mobilità sostenibile, quali sono i consumi delle vetture elettriche?
Mediamente con un euro si ricarica in un’ora e mezza un veicolo ibrido che riesce poi a viaggiare per 25 chilometri, mentre la carica di 8 ore garantisce un’autonomia delle auto elettriche di 150 chilometri e ha dei costi molto contenuti.
In generale, i consumi di un veicolo elettrico si esprimono in energia utilizzata per chilometro: il rapporto fra questo valore e la capacità della batteria, moltiplicato per 100, indicherà poi l’autonomia media in chilometri della vettura. I consumi dei veicoli elettrici rappresentano comunque uno dei principali vantaggi nella scelta di questa soluzione. A differenza di un’automobile tradizionale infatti, la batteria di un veicolo elettrico trasmette il 90% dell’energia incamerata alle ruote, con una dispersione di solo il 10%: questo rapporto, per un’automobile a carburante, scende fra il 25 e il 40%. A seconda del peso e delle prestazioni poi, una vettura elettrica per 100 chilometri di percorrenza può consumare tra i 10 e i 21 kWh di energia.
Considerando che quasi il 90% degli spostamenti quotidiani corrisponde a tragitti inferiori ai 60 km, per ridurre i consumi e migliorare l’autonomia della batteria del proprio veicolo elettrico si possono seguire alcuni semplici consigli:
- limitare, dove possibile, la velocità e le accelerazioni;
- adottare uno stile di guida morbido e fluido;
- cercare di mantenere una velocità costante;
- in caso di traffico, rallentare progressivamente così da sfruttare il sistema di frenata rigenerativa;
- privilegiare una temperatura dell’abitacolo di 18-19°C in inverno, e di 21-22°C in estate.
Motori elettrici per auto, bici e scooter: come funzionano e qual è la loro potenza
Il motore di un veicolo elettrico è alimentato dalla batteria, una delle componenti fondamentali di questa tipologia di vettura, che svolge la funzione di immagazzinare energia per renderla poi disponibile per far funzionare il veicolo. Durante la marcia infatti, la batteria cede l’energia al dispositivo inverter, che di conseguenza converte la corrente continua in alternata, e la invia al motore. A differenza delle vetture a benzina o diesel, le automobili elettriche non prevedono cambio e frizione, in quanto il motore elettrico è a presa diretta, direttamente accoppiato al differenziale e alle ruote, e nemmeno un tubo di scappamento o un serbatoio, che è costituito dalla batteria.
Ma non solo: il motore elettrico fa si che la vettura proceda su strada in modo totalmente fluido e silenzioso, con accelerazioni progressive e lineari. I motori elettrici per auto, scooter e bicicletta consumano energia, ma hanno anche la possibilità di recuperarla. Per alcuni modelli si può infatti verificare il fenomeno che, quando infatti si rilascia l’acceleratore, il motore diventa un generatore e ricarica la batteria. Questo fenomeno è conosciuto come recupero dell’energia in decelerazione: il 15% dell’efficienza delle batterie elettriche è legato proprio a questo sistema di recupero automatico dell’energia cinetica.
Nel caso delle e-bike poi, il motore elettrico è in grado di raggiungere la potenza massima di 0,25 kW e una velocità non superiore ai 25 km/h. I motori elettrici per auto permettono invece di raggiungere potenze oltre i 450 kW (circa 610 CV) come nel caso della Tesla Model S e velocità limitate solitamente a 250 km/h. La potenza invece di un motore elettrico di uno scooter raggiungono potenze di 35 kW come nel caso di BMW C evolution e consente di avere un’autonomia di 160 chilometri.
Come fare però per mantenere in salute un motore elettrico? Prima di tutto è necessario effettuare la manutenzione ordinaria, che prevede la pulizia e lubrificazione dei motori elettrici per auto, bici e scooter al fine di eliminare ogni residuo di polvere e sporcizia.
Quali sono i vantaggi nella scelta della mobilità sostenibile?
La mobilità sostenibile, e in particolare nella forma elettrica, presenta numerosi vantaggi. I principali sono:
- il motore elettrico di un’e-bike consente di mantenere costante il proprio ritmo, e di aumentare o diminuire manualmente la potenza;
- l’acquisto di uno scooter o di un’auto elettrici permette l’esenzione dal pagamento del bollo moto per 5 anni, e la possibilità di ottenere uno sconto del 50% per l’assicurazione RC;
- le biciclette elettriche possono essere utilizzate sia sulle piste ciclabili che su strada;
- l’utilizzo di veicoli elettrici consente di ridurre sia l’inquinamento ambientale che quello acustico;
- per scooter e auto che utilizzano un motore elettrico, i costi di ricarica risultano essere nettamente inferiori rispetto ai carburanti tradizionali;
- l’assenza di emissioni dei veicoli elettrici permette l’accesso libero a zone a traffico limitato e parcheggi riservati.
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