Per comprendere bene l’importanza della mobilità elettrica nella transizione energetica è utile partire dai numeri: dopo il settore energetico, che contribuisce con il 27,4% alle emissioni di gas serra nell’Unione Europea, ci sono i trasporti nazionali con il 23,8%. Gli spostamenti su strada sono il secondo fattore di impatto sull’atmosfera; più dell’industria, il doppio dell’edilizia residenziale o commerciale e dell’agricoltura.
A fronte dei vantaggi ambientali dell’E-mobility, ci sono però diversi elementi, altrettanto concreti, che le persone valutano per un eventuale acquisto: il prezzo del veicolo, il costo della ricarica di un’auto elettrica, la diffusione delle infrastrutture di ricarica, la disponibilità di incentivi, l’autonomia delle batterie, la manutenzione.
La domanda che molti si pongono è piuttosto semplice: quanto costa ricaricare un’auto elettrica rispetto a un veicolo con motore termico? La risposta non può essere diretta e univoca. Ci sono diversi fattori da considerare: le tariffe dell’operatore, che a loro volta dipendono dal prezzo dell’energia elettrica, gli eventuali piani di abbonamento, la scelta di una colonnina domestica o pubblica, la necessità di ricaricare velocemente o meno. Ovviamente poi ci sono altre variabili, che incidono sulla frequenza delle ricariche e, di conseguenza, sui costi: guidiamo di più in città o in autostrada? Qual è il nostro stile di guida?
Malgrado tutte le difficoltà per il calcolo (tanti operatori, differenti modalità di ricarica, differenti esigenze dei guidatori), è comunque possibile definire un range di prezzo di riferimento per la ricarica di un’auto elettrica. Si tratta di circa 0,13-0,17 € per ogni kWh, solo per la componente energia*, per le ricariche domestiche e di circa 0,60-0,90 € per kWh per le ricariche effettuate in stazioni pubbliche.
Vediamo, allora, quali sono i principali meccanismi per la formazione del prezzo e i fattori che impattano sui costi di ricarica. In altre parole, cosa succede sul mercato e come si arriva al prezzo finale per gli utenti.
Come viene fissato il prezzo per la ricarica di un’auto elettrica?
Volendo comprendere il processo che determina il prezzo dell’energia destinata alle auto elettriche, va fatta una distinzione tra chi lo stabilisce e le logiche che stanno dietro la sua formazione.
Chi stabilisce il prezzo iniziale?
Il mercato e gli operatori energetici sono gli attori principali, coinvolti nel processo per la formazione del prezzo. Il costo della materia energia si forma sul mercato dall’incontro tra domanda e offerta e viene espresso dal PUN, Prezzo Unico Nazionale. Sul PUN incidono i costi di produzione delle centrali, l’andamento degli altri mercati europei, equilibri geopolitici ed eventuali tensioni internazionali. Il PUN viene poi “integrato” nelle differenti offerte degli operatori, che tengono conto anche delle spese per il trasporto, per la gestione delle infrastrutture e per le accise. Ma non finisce qui.
Come si arriva al prezzo finale, praticato nelle stazioni di ricarica?
Al prezzo finale si arriva attraverso l’applicazione di tariffe specifiche da parte degli operatori. Quali sono queste tariffe?
- Le tariffe domestiche riguardano colonnine e wallbox private e dipendono dal tipo di contratto sottoscritto tra l’utente e l’operatore. Possono variare, più o meno, tra 0,13 e 0,17 € al kWh, solo per la componente energia**. In termini pratici, una citycar con una batteria da 50 kWh fa un “pieno”, una ricarica completa, a un costo compreso tra 6,50 € e 8,50 €, sempre soltanto per la componente energia. Considerando un consumo medio di 18 kWh per 100 km (uso combinato tra città e autostrada), la spesa, sempre per 100 km, può oscillare tra 2,30 € e 3,10 €.
- Le tariffe praticate nelle stazioni di ricarica pubbliche, che si trovano lungo le strade e le autostrade e che possono essere divise in tre principali tipologie.
- Tariffe a consumo, pay-per-use, in genere le più alte.
Le tariffe a consumo possono variare da circa 0,65 € a 1,00 €, a seconda della velocità di ricarica della stazione. Le tariffe più basse sono per le ricariche lente, fino a 22 kW, quelle più alte per le ricariche ultra-veloci, oltre i 150 kW. In questo caso, la spesa per 100 km, sempre per una citycar con batteria da 50 kWh e un consumo di 18 kWh ogni 100 km, oscilla tra gli 11,70 € e i 18,00 €.
- Tariffe legate all’acquisto di un pacchetto prepagato di kWh.
- Tariffe legate a un abbonamento mensile fisso, con un prezzo per kWh più basso.
Per quanto riguarda, invece, i costi per kWh dei pacchetti prepagati o degli abbonamenti mensili si può andare da circa 0,50 € a 0,70 € a kWh. La spesa per 100 km oscilla tra i 9,00 € e i 12,50 €. In questo caso, le differenze non dipendono dalla velocità di ricarica ma dalle soluzioni scelte dai singoli operatori. Ad esempio, più è alto il numero di kWh acquistati, nel caso di un pacchetto, più il prezzo si avvicina al limite minimo di 0,50 €. Ovviamente, vista la variabilità delle offerte e i continui cambiamenti, le cifre hanno un valore puramente indicativo.
Pur con tutti i limiti dovuti a valori approssimativi, rimane interessante il confronto con i costi delle auto tradizionali, cioè, con motori termici. Se prendiamo in esame un’automobile di medie dimensioni, quindi una berlina a 2 e 3 volumi, che consuma circa 6 litri ogni 100 km, otteniamo una spesa che va dagli 8,75 €, per un veicolo diesel, agli 11,10 € per un veicolo a benzina.
Ad oggi, sono le soluzioni domestiche, colonnine e wallbox, a far registrare i vantaggi più grandi per quanto riguarda il costo di ricarica di un’auto elettrica. Se, invece, ci rivolgiamo alle stazioni pubbliche, vanno valutate attentamente tutte le offerte, cercando magari il giusto equilibrio tra costi e velocità di ricarica.
Da quali fattori dipende il costo di ricarica di un’auto elettrica?
Il costo di ricarica di un veicolo elettrico è strettamente legato alle precedenti tariffe ma anche alle abitudini di chi utilizza il mezzo. Volendo sintetizzare, si può dire che per conoscere i fattori che determinano il prezzo, due sono le principali domande da porsi: dove intendiamo ricaricare e come intendiamo farlo.
Dove ricaricare?
La scelta tra ricarica domestica e pubblica è fondamentale. Abbiamo visto che le tariffe sono molto differenti. Quelle domestiche, le più basse, dipendono dall’operatore e dal tipo di contratto che scegliamo per l’utenza luce. Quelle pubbliche, invece, sono sensibilmente più alte e il maggior costo dipende dalla diffusione delle stazioni e dalla velocità di ricarica che garantiscono. In altre parole, dalla comodità che offrono a chi è in viaggio.
Come ricaricare?
Qui entrano in gioco le abitudini e la disponibilità degli utenti. Scegliere di installare una wallbox in casa significa risparmiare ma anche saper programmare le ricariche e gli spostamenti. La soluzione più economica è ricaricare la propria auto durante le fasce orarie più convenienti, come quelle notturne. Una wallbox domestica arriva a una velocità massima di 22 kW, sebbene la maggior parte eroghi a 7,4 kW o 3,7 kW. I tempi di ricarica vanno dalle 12 ore circa (velocità 3,7 kW) a 2 ore (velocità 22 kW) per un’auto con batteria da 50 kWh. La forbice va dalle 20 ore circa (3,7 kW) alle 5 (22 kW) per un veicolo con batteria da 50 kW.
È evidente che, quando siamo in viaggio, i costi aumentano, poiché non possiamo contare sul contratto della nostra utenza domestica ma dobbiamo affidarci alle tariffe delle stazioni pubbliche. Queste ultime mettono a disposizione velocità di ricarica rapide e ultra-rapide, che accorciano notevolmente i tempi ma che, come abbiamo visto, comportano prezzi più alti; in alcuni casi 4 volte di più rispetto alle soluzioni domestiche. Si può dire che la velocità ha un costo.
Anche in questo caso la soluzione migliore è un‘attenta valutazione delle proposte, a consumo o in abbonamento, e una corretta programmazione degli spostamenti.
Ricaricare col sole conviene ancora di più
Ai vantaggi delle tariffe domestiche e alla comodità di ricaricare l’auto mentre siamo a casa si può aggiungere un ulteriore doppio vantaggio: la possibilità di produrre energia grazie all’energia solare. Perché doppio vantaggio? Per il minor impatto ambientale, in termini di emissioni di gas serra, e perché alla convenienza delle tariffe domestiche si somma il risparmio degli impianti fotovoltaici.
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Se poi ti trovi in viaggio, con la tua auto o quella aziendale, approfitta delle tariffe di E.ON DriveEasy. Infine, anche per il tuo business o il condominio abbiamo soluzioni su misura!
Dagli edifici alla mobilità, far funzionare la nuova energia dipende da noi, it’s on us!
*Il prezzo non tiene conto dei costi per gli oneri di sistema e commercializzazione.
** Il prezzo non tiene conto dei costi per gli oneri di sistema e commercializzazione.
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